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Randonnee delle foglie morte

L’ultima di stagione e la Randonnee delle foglie morte organizzata dal Team Turri con partenza da Cardano al Campo con i percorsi, medio da 108 km e lungo da 200 km. Il Team si è presentato numeroso alla manifestazione per onorare lo spirito della stessa che devolve in beneficenza una parte del ricavato per la ricerca contro la Sclerosi multipla (grazie a tutti).  Ore 08.30 tutti pronti per la partenza, siamo in fila per leggere il cip che ci consentirà di verificare nei successivi controlli il nostro passaggio. Si parte tutti compatti, l’andatura è abbastanza regolare con qualche strappo dovuto alle ripartenze del gruppo che mette a dura prova le gambe dei meno preparati, con Daniele davanti che fa l’andatura e il navigatore (anche se il tracciato era segnalato a perfezione) si arriva velocemente al primo controllo. Effettuato il ristoro il gruppo si divide, chi percorre il medio prende la strada del ritorno, mentre quelli del lungo si dirigono verso Pavia. Alle 12.30 circa il gruppo che ha fatto il medio è arrivato a Cardano, mentre per quelli del lungo “Mauro” partito con i primissimi per fare  il tempo, è arrivato alle 14.30 circa (facendo la volata finale per timbrare per primo). Mentre il resto del gruppo e arrivato scaglionato. Si può riassume che è stata una bella giornata condivisa con tutto il gruppo, per l’ASD Turri è stata un’ottima manifestazione con numerosa partecipazione, alto anche il numero delle donne presenti. Noi siamo stati premiati per il numero dei partecipanti classificandoci al terzo posto assoluto. Ci si rivede nel 2016 alla rando della merla.

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L’autunno  e cominciato e le temperature scendono, si inizia così a tirare i remi in barca e fare uscite più tranquille e con ritmi meno sostenuti. Ore 08.30 solita rotonda si parte per il giro del Lago d’Orta, sono presenti anche Giuliano e Paolo, si parte con una temperatura frizzante di circa 8 gradi. Arrivati a Sesto C. si avverte una forte umidità e si comincia ad intravedere la prima nebbiolina di stagione, fortunatamente la temperatura comincia a salire. Non ci si e ancora messi d’accordo sul ritmo da tenere e i più scatenati capiscono che è l’ora di mollare il colpo e rallentare, campanile di Borgomanero meno di un ora, e via verso Gozzano per buttarsi a capofitto nella discesa che ci porterà sulle rive del lago. Andatura regolare fino ad Omegna, tappa caffe e via sulla Cesara riscaldata da uno stupendo sole di stagione. Riempite le borracce in cima alla salita si riparte per casa, Gozzano e direzione Invorio dove tutti e in special modo Davide trova un simpatico signore con relativa consorte che in barba alle regole del bon ton stradale lo stringe e lo fa cadere a terra (fortunatamente evitando il parapetto metallico posto a lato). Ritengo che se al posto di Davide (anche se dolorante sempre impassibile e corretto) ci fosse stato uno dei nostri figli su quella bicicletta non penso che saremmo rimasti impassibili a sentire lo sproloquio dei due ……. Fatte le dichiarazioni del caso ai carabinieri giunti sul posto riprendevamo la strada di casa, dopo circa un ora e mezza, giungendo a Somma L alle ore 13.30 circa in tempo per vedere transitare gli under 23. Direi che oltre all’intermezzo di Invorio il giro in bici è stato, come sempre, bello per il percorso e per la compagnia.

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Finalmente Giro del Lago Maggiore

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Domenica mattina ore 08.00 solita rotonda, siamo in attesa che arrivino tutti per partire per il giro del lago. Si parte direzione Arona,  alcuni del gruppo ci accompagneranno per una cinquantina di km per poi tornare verso casa.  Andatura costante fino a Fondotoce dove ci si ferma per una tappa caffè e salutare i compagni che ritornano verso casa, da Intra il ritmo comincia a salire fino ai 40 km/h che sono stati tenuti per una decina di km per poi ritornare ad un ritmo più consono per la gioia delle gamba dei meno preparati. Cannobio tappa per rifornimento e si prosegue per la svizzera, passata la dogana sembra di essere in un altro mondo ….. effettivamente si nota la differenza con l’Italia. Si arriva a Locano e ci dirigiamo verso il lungolago che troviamo chiuso perché c’è un concerto de Il Volo ripreso in diretta dalla televisione Svizzera, cambiamo strada e percorriamo il centro di Locarno. Un compagno di viaggio ci fa presente che conosce molto bene Locarno e tutti dietro a seguirlo, alla fine ci siamo ritrovati sulla superstrada con possibilità di entrare anche in autostrada ….. ci siamo resi conto dell’errore ma da li a poco ci ha bloccato la pattuglia della polizia Svizzera che ci ha scortato fino alla prima uscita. Tante scuse ai Poliziotti e  la promessa che avremo utilizzato la corsia ciclabile per tornare verso casa (per fortuna che uno dei due era un ciclista e per questo ha chiuso un occhio … anzi due). Si riparte imboccando la ciclabile, finalmente dopo innumerevoli stradine tortuose ritorniamo sulla strada principale e da li verso Zenna per rientrare in Italia (ci si accorge subito dall’asfalto curato come un tavolo da biliardo ….). I km cominciano a farsi sentire e a Luino ci si ferma per un’ulteriore tappa, si riparte per percorrere gli ultimi 50 km verso casa con un continuo sali e scendi che ci porterà fino ad Angera. Si prosegue per Sesto C. per fare l’ultima asperità di giornata … la groppina … dopo tutti quei km sembra infinita e con pendenze proibitive (solo per alcuni). Finalmente siamo arrivati a Somma L. dove è cominciata e finta l’avventura, abbiamo percorso circa 180 km in 5 ore e 40 minuti. Un plauso a tutti ma in maggior modo ai ragazzi che si sono dati i cambi in testa al gruppo ed hanno consentito ai meno preparati di rimanere coperti in gruppo facendo meno fatica (io non mi sono accorto … di aver fatto meno fatica). Alla prossima …..