Ore 08.30 solita rotonda, le facce non sono delle migliori il cambio dell’ora si fa sentire. Il gruppo è numeroso e variegato con presenza di atleti che non sempre alla domenica sono allo star di partenza, pronti via direzione lago, la prospettiva di andare verso l’area di Cittiglio con le gare di coppa del mondo donne ci ha fatto decidere di cambiare percorso per non trovarci intoppati nei possibili blocchi delle strade. Recuperata Eleonora via verso Sesto C., con il presidente e il sottoscritto a dettare il ritmo (da pensionati), Castelletto, Dormelletto e sempre i sottoscritti davanti (mi sa che alla fine il ritmo tranquillo non dispiace a nessuno) dura poco la tranquillità e i soliti noti si mettono in testa aumentando notevolmente la velocità. Arona, Meina ed in fine Lesa dove ci attende il Calogna, la giornata primaverile ci accompagna con il suo tepore mentre la natura si sta risvegliando donandoci dei panorami meravigliosi. Comunque la salita si fa sentire (almeno per il sottoscritto) anche se i primi la prendono con un ritmo abbastanza sostenuto gareggiando per vedere chi arriva primo, si scollina e si scende verso Carpugnino per poi dirigersi verso Vezzo (tappa caffè, il presidente ha studiato la mappa a memoria e chiamato tutti i bar per vedere quello che era aperto sul tracciato), al bivio si gira verso Levo dove ci attende una stupenda discesa fino a Baveno dove ci fermiamo a fare la foto di rito (durante la discesa abbiamo trovato Mauro che ci ha accompagnato fino a casa). Si riparte ad andatura controllata fino alle porte di Stresa e poi TAC scatta la scintilla e via una tirata unica oltre i 40 km/h fino ad Arona, una breve visione del panorama (tacco 13) e, sempre ad andatura sostenuta, fino a casa (la groppina ce la siamo bevuta tutta di un fiato, stessa cosa per lo strappo della tavernetta). Km percorsi 85 dalla rotonda.
Proposta del mitico Oztaler 57
Paolo anticipa i tempi portandosi avanti, ha proposto un percorso da fare fra qualche mese quando le temperature e le gambe lo permetteranno.
….. so che ancora è presto per parlare di lunghe salite ,ma vi assicuro che questo giro
vi fara assaporare la liberta di pedalare in un ambiente selvaggio e bellissimo, questo nuovo anno ciclistico sarà all’insegna delle nuove salite, saranno pedalate fatte in gruppo dove sicuramente si farà fatica ma tutti saliranno, dove chi va come un treno in salita farà da supporto ai più lenti di tutto il gruppo, ed assaporeremo il piacere di quanto si sia ripagati dai bellissimi panorami che ogni volta scopriremo.
Sono molti altri i percorsi non preoccupatevi ci sara da divertirsi http://www.bicigiri.it/m02_033.htm
Ricordo ai ragazzi del gruppo le sante parole di Paolo …. chi va come un treno in salita farà da supporto ai più lenti di tutto il gruppo …..
Resoconto giro domenica 16 marzo
Giornata stupenda ci ritroviamo alla solita rotonda ore 08.00, alla spicciolata arrivano tutti, con sorpresa Carlo arriva con il mezzo nuovo “una stupenda Specialized Venge” da fare invidia. Pronti via direzione Vergiate a recuperare Eleonora, l’aria è fresca ma li a poco si scalderà proiettandoci due mesi in avanti (ammazza manca poco alle ferie ….) il ritmo e gradevole e non impossibile, stiamo tutti pensando al percorso che ci aspetta. Ad una media di 34-35 km/h percorriamo le sponde del lago fino a Stresa, da li Baveno per la tappa caffè (quella non può mancare). Cominciamo l’asperità del Levo con un sole spettacolare ed un panorama mozzafiato, i soliti prof sono davanti a dettare il ritmo ed il sottoscritto chiude il gruppo come al solito. Una gradita sorpresa è Giuliano che ha scalato la salita in modo impeccabile superando le sue aspettative (ormai si allenano di nascosto ….), riunito il gruppo alla fontana del Levo si riparte direzione Gignese dove scollinato ci aspetta una splendida discesa verso Armeno. Le gambe girano e le discese ci fanno tirare il fiato e recuperare le energie perse, a Bolzano Novarese si devia per Invorio con l’ultima asperità di giornata (salita corta e non impossibile ma dopo tanti Km tutto si fa sentire). Invorio e poi Paruzzaro e via a percorrere la strada che costeggia la segheria di Oleggio Castello (tanto cara a Marco che si trova in Liguria per la granfondo di Camogli), da li Maggiate per poi rientrare verso Castelletto e finalmente direzione casa.
Km percorsi circa 96 dalla rotonda (chi è arrivato da lontano ne avrà fatti anche 110) per un dislivello complessivo di 930 m che per il 16 di marzo non è sicuramente male, paragonabile ad una medio fondo.