Ore 07.30 ritrovo presso la Postale per il gruppo del Damar 2.0, la temperatura e gradevole e il tempo sembra si stia sistemando dopo che in nottata e caduta qualche goccia di acqua. Pronti via direzione Varallo Pombia, Divignano, Cressa e Borgomanero le nubi la fanno da padrona e la strada a tratti bagnata e qualche goccia che cade dal cielo ci ricorda che il rischio di bagnarsi è alla porta. Direzione Santuario di Boca, lungo la strada troviamo, nella giornata della festa della mamma, numerose processioni che a piedi si dirigono al santuario per il voto alla madonna madre.
Dopo la consueta tappa caffè ai bordi del santuario si prosegue e si scollina scendendo direzione Grignasco (anche qui troviamo la processione che sale verso il santuario), a Borgosesia si prende per la cremosina e dopo circa 5 km prima di scollinare giriamo direzione colma di Valpiana. La salita da Borgosesia misura circa 15 km, con pendenze abbordabili che incrementano notevolmente negli ultimi 3/4 km. Si scollina e si giunge a Boleto per poi proseguire fino a Gozzano, Invorio, Paruzzaro e di li direzione casa.
Bel giro, panorami stupendi, compagnia egregia ed effettuati 110km con 1300 m di dislivello totale.
Mentre il gruppo sperava che la mattina di domenica portasse uno sprazzo di sole per poter uscire e fare qualche Km in bicicletta, quattro dei nostri si sono cimentati nella GF di Alassio. più di 1200 partenti alla GF, tempo clemente ma strade bagnate che hanno costretto numerose persone a misurare l’asfalto nei tratti in discesa. mentre un bel sole ha accompagnato l’arrivo dei ciclisti.
Domenica Impegnativa per il Team, i ragazzi si sono divisi effettuando la rando di Cardano al Campo e un giro a Quarna Sopra.
La rando Varese Van Vlaanderen di Cardano al Campo ha visto i nostri partecipare con un complessivo di 10 unità al via, la spettacolarità del percorso ha lascito a bocca aperta chi non aveva partecipato alla ricognizione del 20 marzo scorso come il sottoscritto. Il percorso ha messo a dura prova le gambe dei partecipanti sui muri più impegnativi, dove le pendenze sfioravano il 20%. Percorso segnato egregiamente (qualche incomprensione ma la strada si riusciva a trovare sempre), strade poco trafficate e per questo molto belle da percorrere e molto pubblico posto sui punti più ostici del percorso. Bello bello e ancora bello, questo potrebbe diventare un appuntamento stagionale da non perdere attirando ciclisti da ogni parte d’Italia.
All’arrivo l’immancabile boccale di birra per ristorare il corpo e la mente.