Fine settimana all’insegna dei santuari per il team, si comincia sabato con il santuario di Oropa, con partenza da Cardano al Campo, un giretto impegnativo sia per la salita di Oropa che per i Km complessivi. Sempre sabato chi no ha partecipato al giro di Oropa si è cimentato nella scalata del campo dei fiori passando a fianco di Sacro Monte. Domenica il restante gruppo si è diretto sul lago per raggiungere il santuario della madonna del Boden sopra Ornavasso, salita corta ma impegnativa . La giornata stupenda ci ha accompagnato fino ad Ornavasso con un vento contrario al quanto fastidioso, che però ci ha dato una mano durante il ritorno.
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Fine settimana all’insegna della bici
Un fine settimana intenso per i ragazzi del Team, si comincia sabato con la scalata del Mottarone fatta da Paolo e Giuliano, che dicono che non pedalano mai ma poi sono sempre in bici. La domenica c’è stata l’uscita del Team che ha percorso le strade dei due laghi arrivando al santuario della Madonna del Sasso via Omegna, un giro non troppo impegnativo (tranne il muro di 500 per arrivare a Boleto) che ci ha fatto percorrere circa 110 km in piacevole compagnia. Mentre Paolino si è cimentato sulle meravigliose dolomiti nella scalata di alcuni passi innevati precocemente dalla nevicata di sabato che ha abbassato le temperature in modo notevole. Il resto del gruppo era al mare a prendere il sole o in montagna a funghi.
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Immenso Stelvio
Altra impresa del Damar 2.0, sabato 29 agosto 2015 si è scalato il passo dello Stelvio dal versante altoatesino partendo da Prato allo Stelvio. Giornata stupenda con temperature estive, dopo il ricongiungimento dei due gruppi (il primo che ha pernottato sul posto, mentre il secondo che è giunto in mattinata dopo una levataccia alle 03.00 del mattino) ci si è diretti verso Prato allo Stelvio per attaccare finalmente la mitica salita. Le strade erano un fiume di persone che tentava la scalata con ogni tipologia di mezzo a pedali (c’era presente anche un gruppo con il monociclo), alle 09.50 circa tutti e nove azzeravano il contachilometri per vedere il tempo che ogni singolo componente ci avrebbe messo per scalare il mito. Le strade sembravano quelle della mitica nove colli dove un serpentone umano saliva lentamente verso la vetta, senza però avere l’affanno del numero e per questo della posizione a tutti i costi. La bellezza indescrivibile e il panorama che ad ogni tornante ci si presentava davanti era da togliere il fiato e per questo la voglia di fermarsi e fare una foto era altissima. Ogni componente del gruppo ha percorso la salita al ritmo che riteneva più adeguato, tanto in cima ci si sarebbe aspettati tutti per poi proseguire nel giro. Ritrovati tutti in cima ed effettuata la foto di rito sotto il mitico cartello indicante 2760 m slm si ripartiva direzione Umbrailpass scendendo dal versante svizzero, direzione Italia e nuovamente Prato allo Stelvio. Le strade del mitico Stelvio sono state percorse da circa 9550 ciclisti dal versante altoatesino, 2550 dal versante lombardo e circa 300 da quello svizzero, portando la quindicesima edizione al record assoluto di partecipanti.