Ore 7 bar la Postale, delusione in volto per l’uscita dall’Italia dagli europei dopo una serie di rigori sbagliati in modo alquanto superficiale. Non c’è tempo i ciclisti devono pedalare un caffe al volo e via che si parte, il cielo è terso e non c’è una nuvola (presagio di bella giornata). Con un ritmo regolare costeggiamo il lago fino a Feriolo, a Gravellona troviamo Paolo che è sceso da Antrona per far con noi la salita di Campello Monti e via altra tappa caffè. Cominciamo la salita, 21 km i primi facili e gli ultimi molto impegnativi. Per i primi 10 km un bel fresco ci fa compagnia, ma poi comincia un aria calda e molti pezzi al sole …. fa caldo e le borracce si svuotano in fretta … per fortuna che c’è qualche fontanella lungo il tracciato. L’ultimo km e davvero tosto con pendenze costanti intorno al 15%, a 500 m dallo scollinamento c’è anche la cappella della madonnina che ci ricorda le fatiche che stiamo facendo. finalmente arrivati, un breve ristoro e giù per una lunga discesa. Il sole è sempre più caldo e le temperature sono abbondantemente sopra i 30 °, la fatica comincia a farsi sentire (almeno per il sottoscritto). Si ritorna dal lago ad andatura costante e tranquilla per dare respiro a chi ha meno forze nelle gambe, finalmente dopo circa 150 km e 1400 m di dislivello siamo nuovamente a Somma L., ber giro bella compagnia e tempo stupendo.
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Domenica 26 ancora Svizzera – Monte Generoso
Anche questa domenica il team si e diretto nuovamente in svizzera per andare a scalare il Monte Generoso che con la sua salita di circa 11 km con una pendenza media del’8,5 % testerà nuovamente le gambe e la forma di tutti. Ore 07.30 partenza da Somma Lombardo direzione Varese, la temperatura e gradevole e il tempo buono. Più ci avviciniamo a Varese e più le nuvole si fanno minacciose, arrivati a Gaggiolo si entra in territorio Svizzero ed il tempo non promette niente di buono, arrivati a Mendrisio tappa caffe ….. quella non manca mai. Finito il caffè si attacca subito la salita del monte generoso, che già dalle prime rampe ci fa capire che non sarà una passeggiata. Ci sgraniamo e ognuno con il suo ritmo attacca la salita, a circa due km comincia a piovere con gocce da circa un litro l’una ma per fortuna dura poco. Gli ultimi 6 km sono costanti al 10 % e Danielone comincia con il rosario che termina allo scollinamento. La discesa ha fatto tornare il sorriso a quelli come me che hanno faticato in salita, si ritorna a Mendrisio e il presidente buca per colpa di un vetro che ha tagliato in modo profondo il tubolare. Di buona lena si arriva a Varese e direzione casa, alla fine sono stati circa 105 km con un dislivello complessivo di 1300 m.
Bella passeggiata, bel gruppo, bella compagnia e il ritorno gradito di Paolo .
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Domenica 19 giugno Svizzera
Il tempo non promette niente di buono, nuvoloni neri all’orizzonte ci ricordano la possibilità di scrosci di acqua. Ore 07.30 si parte da Somma direzione Varese per recuperare Eleonora, con noi c’è il gradito ritorno in gruppo da parte di Pino. Già dai primi km siamo accompagnati da qualche goccia di acqua che cade dal cielo, ma fortunatamente poca e non fastidiosa. Arrivati a Varese ci dirigiamo verso Gaggiolo per passare il confine di stato ed entrare in Svizzera, una volta dentro il confine Svizzero come per incanto il paesaggio e l’aria che si respira e differente (c’è più tranquillità e meno frenesia) purtroppo la strada e come in Italia … piena di buche. La differenza percepita e quella del rispetto per il prossimo, non ti suonano e ti mandano a quel paese ma attendono alle tue spalle fino a che non possono passare senza fiatare, ti viene voglia di fermarti e farli passare con un sorriso sul volto. Ci dirigiamo verso Serpiano, la salita avanza a strappi non regolare con alcuni pezzi in falsopiano, lasciate le abitazioni ci si immerge in un bosco di latifoglie con la carreggiata che si fa sempre più stretta. Si arriva a Serpiano dove ci attende una vista mozzafiato sul lago di Lugano, comincia a piovere allora foto di rito e via che si torna verso l’Italia. L’acqua ci seguirà per tutta la discesa fino al confine con l’Italia per poi lasciarci definitivamente. Saltiamo l’alpe del Tedesco per paura di trovare acqua e ci dirigiamo ad Arcisate e Varese, per poi proseguire sul lago e fare un pezzo della Varese Van Vlandegen a Bodio Lomnago e finalmente Somma Lombardo dopo circa 100 km e 1000 m di dislivello.